Nell'Italia degli anni '80 e '90, Riccardo Schicchi fonda l'agenzia Diva Futura, trasformando l'utopia dell'amore libero in un fenomeno di massa: il porno. Sotto la sua guida, donne come Ilona Staller, Moana Pozzi ed Éva Henger diventano celebrità internazionali, entrando nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori VHS. L'impatto mediatico è tale da portare all'elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta "Cicciolina", e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. Attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell'agenzia, si esplorano le dinamiche interne di questa "famiglia" tra gelosie, tormenti e contraddizioni, fino alla perdita di controllo sull'industria stessa della pornografia.