Nei primi anni 2000, American Apparel emerge come uno dei marchi di moda più influenti negli Stati Uniti, noto per i suoi capi colorati, la produzione etica e le campagne pubblicitarie provocatorie. Attratti dal carismatico fondatore Dov Charney, i giovani dipendenti si trovano presto a confrontarsi con una realtà lavorativa tossica, caratterizzata da una gestione caotica e accuse di molestie sessuali, che porteranno al declino dell'azienda.